Una persona su 5 per paura di recarsi in ospedale ha ritardato la propria diagnosi. Oltre il 30% dei tumori potrebbe essere evitato osservando le 12 regole del Codice europeo contro il cancro 

Per rivedere il webinar Cosa è accaduto all’Oncologia piemontese durante la pandemia e il ruolo della prevenzione per combattere i tumori“.

Calo vertiginoso di ricoveri ordinari chirurgici e medici, di interventi, di visite di prevenzione e di diagnostica. Il Covid ha lasciato un segno indelebile nell’oncologia piemontese che si traduce in dato, una forte riduzione e un forte ritardo nel trattamento dei pazienti oncologici. A causa della pandemia, secondo i dati del 2020, nei primi sei mesi i ricoveri ordinari chirurgici sono scesi del 16,8%e gli ordinari medici del 20,4%; ad aprile sono scesi del 34,4% gli interventi chirurgici e del 42,9% gli interventi ordinari e medici rispetto all’anno passato.  Ma non solo questo.

«Si sono interrotte sia attività di incontri con la popolazione dedicati alla diffusione della prevenzione primaria e dei cambiamenti degli stili di vita, sia le visite per la diagnosi precoce dei tumori e gli interventi di screening» ha spiegato il Professor Oscar Bertetto, direttore della Rete oncologica di Piemonte e Valle d’Aosta e presidente del Comitato scientifico dell’Associazione Prevenzione Tumori, durante il webinar informativo sulla prevenzione dei tumori in onda su Zoom e sulla pagina Facebook dell’Associazione Prevenzione Tumori (in foto). «In alcuni casi per decisione dell’autorità sanitaria: lo scrreening, per esempio, è stato interrotto per alcuni mesi perché ritenuto pericoloso in presenza della pandemia e non si riusciva ad essere certi di assicurare le condizioni di separare i percorsi delle persone a rischio di essere infette da Covid dalle persone sane. In altri casi le persone, anche in presenza già di sintomi che quindi facevano pensare ad un inizio di una patologia tumorale, purtroppo per paura non si recavano ad eseguire gli esami che avrebbero dovuto invece essere eseguiti. Questa situazione ci ha preoccupati e ha mostrato un dato su tutti: nei primi mesi del 2020, rispetto ai primi mesi del 2019, c’è stata una riduzione delle diagnosi dei tumori di circa il 20%, che significa che 1 persona su 5 per paura di recarsi in ospedale ha ritardato la propria diagnosi. Questo ritardo diagnostico farà sentire di più le sue conseguenze sui alcuni tipi di tumori e meno su altri».

La scorsa settimana sono ripartite le attività, anche gli interventi meno urgenti, in  Città della Salute e della Scienza. «In questo momento in cui tutto si rimette in moto è molto importante riuscire ad intercettare le persone sospette di essere portatori del virus e fare in modo che raggiungano gli ospedali con dei percorsi separati dalle persone che non hanno contratto l’infezione da virus. Questo è possibile nei grandi ospedali separando, per esempio, gli accessi alle radiologie con una radiologia “pulita” e una per gli infetti. Nelle strutture più piccole è più difficile riuscire a garantire questo, quindi suggeriamo alle aziende sanitarie territoriali di diversificare le attività dei propri ospedali, in modo da poter ritornare ad una piena attività in tutte le discipline».

I tumori possono essere prevenuti seguendo corretti stili di vita, cosa che la pandemia sta rendendo ancora problematico, ma bisogna insistere. «Abbiamo diffuso le 12 regole del Codice europeo contro il cancro che, se venissero seguite, riusciremo ad abbattere di circa il 50% i tumori che attualmente vengono diagnosticati» prosegue il professor Bertetto.

Sono 12 regole di cambiamento di stili di vita, alcune sono note da molto tempo, come per esempio non fumare (il fumo causa il 90% dei tumori del polmone, il 60% dei tumori della laringe e il 50% dei tumori della vescica), fare attività fisica, che ha un grande effetto protettivo, per esempio, nei confronti dei tumori della mammella e dei tumori del colon; seguire una alimentazione corretta ricca di cibi che contengono antiossidanti(come la frutta e la verdura) e povera di cibi che contengono invece degli ossidanti (come le carni grasse e rosse); non esporsi al sole quando la pelle non è protetta; sottoporsi alle vaccinazioni per alcuni virus (il papilloma, responsabile del tumore della cervice uterina e non solo); favorire l’allattamento al seno perché ha un effetto protettivo, «Tanto più precoce è l’allattamento negli anni della donna, tanto più risulta protettivo per il tumore della mammella” sottolinea Bertetto.

Ecco i 12 modi per ridurre il rischio di cancro:

  1. Non fumare. Non consumare nessuna forma di tabacco.
  2. Rendi la tua casa libera dal fumo. Sostieni le politiche che promuovono un ambiente libero dal fumo sul tuo posto di lavoro.
  3. Attivati per mantenere un peso sano.
  4. Svolgi attività fisica ogni giorno. Limita il tempo che trascorri seduto.
  5. Segui una dieta sana:
    • consuma molti e vari cereali integrali, legumi, frutta e verdura.
    • limita i cibi ad elevato contenuto calorico (alimenti ricchi di zuccheri o grassi) ed evita le bevande zuccherate.
    • evita le carni conservate; limita il consumo di carni rosse e di alimenti ad elevato contenuto di sale.
  6. Se bevi alcolici di qualsiasi tipo, limitane il consumo. Per prevenire il cancro è meglio evitare di bere alcolici.
  7. Evita un’eccessiva esposizione al sole, soprattutto per i bambini. Usa protezioni solari. Non usare lettini abbronzanti.
  8. Osserva scrupolosamente le istruzioni in materia di salute e sicurezza sul posto di lavoroper proteggerti dall’esposizione ad agenti cancerogeni noti.
  9. Accerta di non essere esposto a concentrazioni naturalmente elevate di radonpresenti in casa. Fai in modo di ridurre i livelli elevati di radon (cambiando l’aria degli ambienti in cui vivi).
  10. Per le donne:
    • L’allattamento al seno riduce il rischio di cancro per la madre. Se puoi, allatta il tuo bambino.
    • La terapia ormonale sostitutiva (TOS) aumenta il rischio di alcuni tipi di cancro. Limita l’uso della TOS.
  11. Assicurati che i tuoi figli partecipino ai programmi di vaccinazionecontro:
    • l’epatite B (per i neonati)
    • il papillomavirus umano (HPV) (per le ragazze).
  12. Partecipa a programmi organizzati di screeningper il cancro:
    • dell’intestino (uomini e donne)
    • del seno (donne)
    • del collo dell’utero (donne).

Articolo della Redazione Associazione Prevenzione Tumori

 

L’intervista (dal minuto 10.53) con il Professor Oscar Bertetto a Primantenna Tv: 28 gennaio 2021

L’articolo sul quotidiano Cronaca Qui: 1° febbraio 2021

L’intervista con il Professor Oscar Bertetto a Radio Veronica One: 1° febbraio 2021

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